anonimo
DIZIONARIO DEI MODI DI DIRE
PER OGNI OCCASIONE


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     ghetto

     Da qualche anno il significato di questo termine, che designava il quartiere ove in molte città d’Europa erano obbligati per legge ad abitare gli Ebrei (il primo ghetto fu istituito a Venezia nel secolo XVI), si è

     esteso a indicare quei quartieri in cui sono relegate, a causa della loro inferiorità economica o dei pregiudizi altrui, certe collettività. Si usa anche in senso non materiale: stato, volontario o coatto, di esclusione. Donde il verbo ghettizzare e il sostantivo ghettizzazione.

     giubilare qualcuno

     Metterlo a riposo da un impiego, ma più spesso vuol dire, in senso ironico, liberarsene, esautorarlo con l’artificio di una apparente promozione conferita per salvare la forma, conferire un titolo prestigioso ma al quale non si accompagna un potere effettivo.


     glissare su un argomento

     Francesismo (da glisser, letteralmente: scivolare) raffinato e inutile che significa: sorvolare, minimizzare, abbandonare un argomento che con ogni probabilità causerebbe imbarazzo o malumore. Spesso è usato direttamente il francese glissons!, con valore esortativo.

     G-man (pron. “gi mèn”)

     Inglese: uomo del governo; plurale G-men. Nomignolo con cui sono noti, grazie anche a tutta una letteratura avventurosa, gli agenti del famoso F.B.I. (Federal Bureau of Investigation, “Ufficio Investigativo Federale”), corpo di polizia statunitense dotato di speciali attribuzioni e formato da uomini assai bene addestrati.

     gnòthi seautòn

     Greco: conosci te stesso. Citata anche in latino (Nosce te ipsum), la massima era incisa sul frontone del tempio di Apollo a Delfi. Attribuita ai Sette Savi, fu presa da Socrate a fondamento della sua filosofia; essa esorta ad approfondire la conoscenza di sé e a riconoscere, di conseguenza, i limiti propri dell’uomo.


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