ritirarsi sull’ Aventino
Appartarsi sdegnosamente dalla lotta, a volte col proposito di danneggiare, così facendo, gli avversari. L’Aventino era il colle di Roma sul quale, secondo la leggenda, si ritirò la plebe, nel V secolo a.C., per protestare contro i soprusi dei patrizi; fu Menenio Agrippa, con il suo famoso apologo, che la convinse a rientrare in città. Aventino fu chiamato anche il sabotaggio dei lavori parlamentari attuato dagli oppositori al fascismo nel 1924-’25, dopo il delitto Matteotti.
restare di sale
Lo stesso che restare di sasso, di stucco, di princisbecco; restare come un allocco, come un salame e altre espressioni talvolta volgari: provare una tale sorpresa da rimanere sbalorditi, addirittura senza parola, come impietriti. Il biblico Lot, nipote di Abramo, preavvertito dagli angeli della distruzione della corrotta Sodoma, fuggì dalla città con le due figlie e la moglie (Genesi, 16 e segg.), ma quest’ultima contravvenne all’ordine divino di non voltarsi indietro e fu perciò mutata in un statua di sale. Donde l’analoga locuzione, poco usata: restare come la moglie di Lot.
romper l’ anima
Lo stesso che seccare, infastidire. Nonostante il crescente diffondersi del turpiloquio e la sua conseguente svalutazione, romper l’anima e analoghe espressioni non diventano delicate.
riposare (o dormire) sugli allori
Si dice di chi, dopo qualche successo, si adagia e resta inoperoso: Dopo la vittoria, riposa sugli allori. Nell’antichità greco-romana l’alloro era simbolo di vittoria e con le sue foglie si incoronavano i vincitori, i poeti illustri, detti appunto “laureati”. Da qui anche la parola “laurea”.
|