I NIBELUNGHI


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     I messi intanto si affrettarono a ripartire. Gere, il bravo guerriero, giunse presso i Burgundi, e fu ben accolto. Davanti alla sala di re Gunther discesero dai loro cavalli e giumente.
     Come al solito giovani e vecchi accorsero a udire le novelle. E il buon cavaliere disse:
     «Quando l'avrò detto al re, lo saprete anche voi». E coi compagni andò da re Gunther.
     Dalla grande gioia il re balzò dal seggio. Brunilde la bella li ringraziò di essere ritornati così presto. E cominciarono i preparativi per ricevere degnamente gli ospiti.


     TREDICESIMA AVVENTURA

     La festa di corte.

     Siegfried, suo padre Siegmund, la moglie Crimilde e grande seguito di cavalieri e donzelle, giunsero a Worms, dove ebbero le più liete accoglienze. Le due regine si incontrarono affettuosamente. Si fecero giostre e tornei, e tutto il regno era in giubilo.

     Le persone del seguito furono trattate lautamente, e i personaggi più ragguardevoli sedevano a banchetto coi re. I giorni passavano allegramente.
     Una sera, mentre il re così sedeva a mensa, molti ricchi abiti furono inaffiati di vino. I coppieri lo recavano alle tavole, e tutti i servizi erano fatti con molta diligenza.
     Come era costume ai banchetti di corte le dame e le donzelle furono accompagnate alle loro camere. Il re si occupava di tutti i suoi ospiti, e ciascuno fu servito in abbondanza.
     La notte passò, splendeva il giorno. Dagli scrigni si trassero belle vesti, sulle quali brillavano pietre preziose, lavoro di mano femminile. Le donne cercavano negli armadi i magnifici abiti.


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