I NIBELUNGHI


Pagina 123
1-10- 20-30- 40-50- 60-70- 80-90- 100-110- 120-130- 140-150- 160-170- 180-190

[Indice]

     Rüdiger disse a Crimilde:
     «Signora, il re vorrà ricevervi qui. Baciate quelli che io vi dirò. Non potete accogliere ugualmente tutti i guerrieri di Attila».
     Crimilde fu levata di sella; Attila non indugiò punto, smontò da cavallo e si accostò pieno di gioia alla regina. Ella lo accolse benevolmente con baci. Splendeva il suo viso in mezzo all'oro, tanto che più d'un uomo disse che Helke non poteva essere stata più bella.
     Rüdiger le disse di baciare Blodel, fratello del re, e Gibeke e Teoderico e altri dodici cavalieri.
     Mentre Attila si intratteneva con la regina, i cavalieri giostravano fra di loro. Poi Attila e Crimilde entrarono in una magnifica tenda preparata per loro; la regina sedette sopra un ricco seggio, e ricevette parecchie donzelle che le furono presentate dai cavalieri. Continuarono i giochi e i tornei, fino a notte, poi ciascuno si ritirò negli alloggiamenti preparati, finchè al nuovo giorno si mossero tutti da Tulna verso Vienna, dove moltissime donne splendidamente adornate accolsero con onore Crimilde.

     Là era preparata ogni cosa in abbondanza, ma la città non poteva contenere tutta la gente accorsa, e molti dovettero attendarsi in campagna. Le nozze erano fissate per il giorno di Pentecoste. Crimilde faceva doni a tutti, e parecchi dicevano:
     «Credevamo che a Crimilde fosse stato tolto il suo oro, e invece ci sorprende coi suoi regali».
     Le nozze durarono diciassette giorni. Le canzoni eroiche non parlano di nessun altro re che facesse tali nozze. Tutti gli ospiti portavano vesti nuove. E il re diede molti ricchi mantelli lunghi e ampi, e anche molti vestiti belli, secondo il desiderio di Crimilde.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]