ridicolo ammettere la Provvidenza in un caso e negarla negli altri. Tutto cio' che e', e' stato previsto, preordinato. Non c'e'
ordine che non abbia un senso, non c'e' effetto senza causa: dunque tutto e' egualmente il risultato, il prodotto di una causa finale; ed e' altrettanto legittimo dire che i nasi sono stati fatti per portare gli occhiali e le dita per essere ornate di diamanti, quanto lo e' il dire che le orecchie sono state formate per udire i suoni e gli occhi per vedere la luce. Io credo che si possa facilmente chiarire questa difficolta'. Quando gli effetti sono invariabilmente i medesimi, in tutti i luoghi e in tutti i tempi, quando questi effetti uniformi sono indipendenti dagli esseri ai quali appartengono, allora c'e', in modo evidente, una causa finale.
Tutti gli animali hanno occhi, e vedono; tutti hanno orecchie e odono; hanno una bocca con la quale mangiano, uno stomaco o qualcosa di simile con cui digeriscono, un orifizio da cui espellono gli escrementi e uno strumento per la generazione; e questi doni della natura operano in essi senza l'ausilio di nessun'arte. Ecco delle cause finali chiaramente stabilite; sarebbe pervertire la nostra facolta' il pensare di negare una verita' cosi' universale. Ma le pietre non servono, in ogni luogo e tempo, a costruire case; ne' tutti i nasi portano occhiali, ne' tutte le dita anelli, ne' tutte le gambe vestono calze di seta. Il baco da seta non e' stato dunque creato per coprirmi le gambe, come la vostra bocca e' fatta per mangiare e il nostro deretano per andare al gabinetto. Ci sono, dunque, effetti prodotti da cause finali e altri, in grandissimo numero, che non possono chiamarsi con questo nome. Ma gli uni e gli altri fanno parte egualmente del disegno della Provvidenza generale; niente, indubbiamente, accade contro di essa o senza di essa. Tutto cio' che appartiene alla natura e' uniforme, immutabile, e' l'opera immediata del Signore: e' lui che ha creato le leggi per cui la luna conta per tre quarti nella causa del flusso e del riflusso dell'oceano, e il sole per un quarto; e' lui che ha dato un movimento di rotazione al sole, per cui questo astro, in cinque minuti e mezzo, invia raggi di luce negli occhi degli uomini, dei coccodrilli e dei gatti. Ma se, dopo tanti secoli, ci e' successo di inventare forbici e spiedi, di tosare con le prime la lana dei montoni, e di farli cuocere con i secondi per mangiarli, che altro si puo' inferire se non che Dio ci ha fatti in modo che un giorno dovessimo diventare industriosi e carnivori?
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