Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     spregevole degli scrittori; persuase persino Luigi XIV che questo scrittore grazioso, commovente, patetico, elegante, non aveva altri meriti se non quelli che traeva dalla musica di Lulli.» «e' facile capirlo,» rispose il mio amico; «Boileau non era geloso del musicista, ma del poeta. Che credito possiamo dare al giudizio di un uomo che, per rimare un verso che finisce in aut, denigra ora Boursault, ora He'nault, ora Quinault, a seconda che si trovi in buoni o cattivi rapporti con questi signori?

     «Ma, per non lasciar raffreddare il vostro zelo contro l'ingiustizia, ecco, affacciatevi a quelle finestre, guardate quella bella facciata del Louvre, con cui Perrault si e' immortalato: quell'uomo di merito era fratello di un dottissimo accademico, con cui Boileau aveva avuto qualche scontro: ed eccone abbastanza perche' Perrault venisse trattato da architetto ignorante.»


     Il mio amico, dopo essere rimasto un poco assorto, riprese sospirando: «Cosiffatta e' la natura umana. Il duca di Sully, nelle sue Memorie, scrive che il cardinale D'Ossat e il segretario di stato Villeroi furono dei cattivi ministri; e Louvois le pensava tutte per non accordare la sua stima al grande Colbert.»

     «Ma essi almeno non stampavano nulla l'uno contro l'altro, finche' erano in vita!» risposi, «questa e' una sciocchezza riservata alla letteratura, alla procedura penale e alla teologia.»

     «Abbiamo avuto un uomo di merito: Lamotte, che compose bellissime strofe:

     Quelquefois au feu qui la charme

     Re'siste une jeune beaute',


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