CONCILI
Tutti i concili sono infallibili, non c'e' dubbio, dato che sono composti di uomini. e' impossibile che le passioni, gli intrighi, lo spirito di controversia, l'odio, la gelosia, il pregiudizio, l'ignoranza regnino mai in queste assemblee. Ma perche', si dira', tanti concili si sono opposti gli uni agli altri? Per mettere alla prova la nostra fede. Tutti hanno avuto ragione, ciascuno a suo tempo.
Oggi, i cattolici romani non credono che ai concili approvati dal Vaticano; e i cattolici greci non credono che a quelli approvati a Costantinopoli. I protestanti si fanno beffe degli uni e degli altri. Cosi tutti sono contenti. Parleremo qui solo dei grandi concili: dei piccoli, non ne vale la pena.
Il primo e' quello di Nicea. Esso si riuni' nel 325 dell'era volgare, dopo che Costantino ebbe scritto e inviato per mezzo di Osio quella bella lettera al clero un po' turbolento di Alessandria: «Voi state a litigare per una questione di cosi' poco conto. Queste vostre sottigliezze sono indegne di gente ragionevole.» Si trattava di sapere se Gesu' era creato o increato. Questo non riguardava affatto la morale, che e' la sola cosa essenziale: che Gesu' sia stato nel tempo o prima del tempo, l'importante e' che noi si sia uomini onesti. Dopo parecchi alterchi, fu alla fine deciso che il Figlio era antico quanto il Padre e consustanziale al Padre. Questa decisione e' ben difficile a intendersi, ma appunto per questo e' tanto piu' sublime. Diciassette vescovi protestarono contro la sentenza, e un'antica cronaca d'Alessandria, conservata a Oxford, dice che protestarono anche duemila preti; ma i prelati non fanno gran caso ai semplici preti, che di solito sono poveri. Comunque sia, in questo primo concilio non si discusse affatto della Trinita'. La formu la dice: «Noi crediamo in Gesu' Cristo consustanziale al Padre, Dio da Dio, luce da luce, generato e non fatto; noi crediamo anche nello Spirito Santo.» Con lo Spirito Santo, bisogna riconoscerlo, se la sbrigarono con molta disinvoltura. Nel supplemento del concilio di Nicea viene riferito che i Padri, essendo in grande imbarazzo nel tentar di distinguere i libri «crifi» o apocrifi dell'Antico e del Nuovo Testamento, li buttarono tutti alla rinfusa su un altare: e quelli da scartare caddero in terra. e' proprio un peccato che al giorno d'oggi questa bella ricetta non si usi piu'. 42
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