Di tutte le opere prodotte dalla loro cecita', nessuna e' cosi' odiosa e stravagante come l'antico libro intitolato: Sepher Toldos Jeschut, disseppellito dal signor Wagenseil, nel secondo tomo della sua opera intitolata: Tela ignea ecc. e' in questo Sepher Toldos Jeschut che si legge una storia mostruosa della vita del nostro Salvatore, fabbricata con tutta la passione e la malafede possibili. Cosi', per esempio, si e' osato scrivere che un tale Panther o Pandera, abitante a Betlemme, si era innamorato di una giovane donna maritata a Jochanan. Egli ebbe da questo commercio impuro un figlio chiamato Jesua o Gesu'. Il padre del bambino fu costretto a fuggire e si rifugio' a Babilonia. Quanto al piccolo Gesu', fu mandato a scuola; ma, aggiunge l'autore, ebbe l'insolenza di alzare la testa e di scoprirsi il capo davanti ai sacrificatori, invece di presentarsi davanti a loro a testa bassa e col viso coperto, com'era costume: arditezza che fu 106
vivamente riprovata, e indusse a esaminare la sua nascita, che fu trovata impura ed espose ben presto il bimbo alla pubblica ignominia.
Questo detestabile Sepher Toldos Jeschut era conosciuto fin dal II secolo: Celso lo cita con rispetto, e Origene lo confuta nel suo nono capitolo.
C'e' un altro libro, anch'esso intitolato Toldos Jeschut, pubblicato nel 1705 da Huldrich, che segue piu' da presso il Vangelo dell'infanzia, zeppo di anacronismi e di errori grossolani. Fa nascere e morire Gesu' Cristo sotto il regno di Erode il Grande e pretende che davanti a questo principe sia stata mossa l'accusa di adulterio fra Panther e Maria, madre di Gesu'.
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