SELIM
C'e' gente che lo sa, io no. Tutto quel che so e' che il Corano e' ridicolo, sebbene qua e la' vi si trovino cose abbastanza buone. Certo, il Corano non era necessario all'uomo. Io mi attengo a questo; vedo chiaramente quel che e' falso e conosco pochissimo quel che e' vero.
OSMIN
Credevo che m'istruiste, e non mi insegnate niente.
SELIM
E vi par poco conoscere la gente che vi inganna e gli errori grossolani e pericolosi in cui vi intrappola?
OSMIN
Mi lamenterei di un medico che mi facesse l'elenco delle piante nocive, e poi non me ne mostrasse nemmeno una salutare.
SELIM
Io non sono medico, e voi non siete malato. Ma mi sembra che vi darei un'ottima ricetta se vi dicessi: «Diffidate di tutte le invenzioni dei ciarlatani, adorate Dio, siate un uomo onesto, e credete che due piu' due fanno quattro.»
O
ORGOGLIO
Cicerone, in una delle sue lettere, scrive in tono familiare a un amico: «Mandami a dire a chi vuoi ch'io faccia assegnare le Gallie.» In un'altra, si lamenta d'essere stufo delle tante lettere di non so quali principi che lo ringraziano di aver fatto innalzare le loro province alla dignita' dei regni; e aggiunge che non sa nemmeno in che paese si trovino questi regni.
Puo' darsi che Cicerone, il quale d'altronde aveva visto spesso il popolo romano, il popolo-re, acclamarlo e obbedirgli, e che veniva ringraziato da re che non conosceva, abbia provato qualche moto d'orgoglio e di vanita'. Sebbene questi sentimenti non convengano affatto a un cosi' meschino animale qual e' l'uomo, tuttavia potremmo perdonarli a un Cicerone, a un Cesare, a uno Scipione; ma che nel fondo di una delle nostre province semibarbare, un uomo che abbia comprato una modesta carica e fatto stampare versi mediocri, reputi di sentirsene orgoglioso, e' cosa da far ridere parecchio.
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