IL PAPISTA
Ma, signore, gli unitari non credono nell'eternita' delle pene.
IL TESORIERE
E io neppure. Siate dannato per sempre, se vi fa piacere; quanto a me, non conto affatto d'esserlo.
IL PAPISTA
Ah, signore, e' ben duro non poter dannare a proprio piacere tutti gli eretici di questo mondo! Ma la smania furiosa degli unitari nel volere che un giorno tutte le anime siano beate non e' il mio solo cruccio. Voi sapete che quei mostri non credono piu' dei sadducei alla resurrezione dei corpi; dicono che siamo tutti antropofagi, che le particelle che componevano il vostro nonno o il vostro bisavolo, essendo state necessariamente disperse nell'atmosfera, sono diventate carote o asparagi, e che e' impossibile che voi non abbiate mangiato qualche particella dei vostri antenati.
IL TESORIERE
E sia. I miei nipoti faranno altrettanto con me: mi sara' reso quel che ho fatto; e lo stesso capitera' ai papisti. Ma non e'
una ragione perche' mi si cacci dagli Stati di Monsignore, o perche' ne vengano banditi gli unitari. Risuscitate come meglio potrete. A me importa assai poco che gli unitari risuscitino o no, purche' ci siano utili quando sono vivi.
IL PAPISTA
E che direte, signore, del peccato originale che essi negano sfrontatamente? Non vi scandalizzate quando asseriscono che il Pentateuco non ne fa parola? che il vescovo d'Ippona, sant'Agostino, fu il primo ad insegnare in modo esplicito quel dogma, sebbene esso sia molto chiaramente indicato da san Paolo?
IL TESORIERE
In fede mia, se il Pentateuco non ne ha parlato, io non ne ho colpa. Perche' non aggiungete voi nell'Antico Testamento qualche parolina sul peccato originale, come vi avete aggiunto, si dice, tante altre cose? Io non m'intendo di queste sottigliezze. Il mio mestiere e' quello di pagarvi regolarmente lo stipendio, quando ho denaro... PATRIA
|