Abacuc fu sollevato in aria per i capelli e cosi' trasportato fino a Babilonia: non fu in verita' una grande disgrazia, ma fu un modo di viaggiare assai poco piacevole. Si deve soffrire parecchio a restar sospesi per i capelli per un tragitto di trecento miglia. Io avrei preferito un paio d'ali, la giumenta Borac o l'ippogrifo. Michea, figlio di Iemilla, avendo visto il Signore assiso sul suo trono con le armate celesti a destra e a sinistra, e avendo il Signore chiesto che qualcuno andasse a ingannare il re Achab, ed essendosi presentato al Signore il diavolo, che si incarico' di tale commissione, Michea si affretto' a render conto da parte del Signore, al re Achab, di questa avventura celeste. e' vero che, come ricompensa, egli ricevette un gran ceffone dal profeta Sedecia; e' vero che fu messo in prigione solo per pochi giorni; ma insomma, e' sgradevole, per un uomo ispirato da Dio, venire schiaffeggiato e gettato in fondo a una segreta.
Si crede che il re Amasia fece strappare i denti al profeta Amos per impedirgli di parlare. Non e' vero che, senza i denti, sia assolutamente impossibile parlare: si son vedute delle vecchie sdentate ciarlare a piu' non posso: ma bisogna pronunziare con gran chiarezza una profezia, e un profeta sdentato non e' ascoltato col rispetto che gli si deve. Baruc pati' molte persecuzioni. Ezechiele fu lapidato dai suoi compagni di schiavitú. Non si sa se Geremia fu lapidato o segato in due.
Quanto a Isaia, pare sicuro che sia stato segato in due, per ordine di Manasse, regolo di Giuda. Bisogna convenire che quello del profeta e' proprio un brutto mestiere. Per uno che come Elia se ne va a spasso di pianeta in pianeta in una bella carrozza luminosa, tirata da quattro cavalli bianchi, ce ne sono cento che vanno a piedi, obbligati a mendicare un pezzo di pane di porta in porta. Destino simile a quello di Omero, che fu obbligato, si narra, a mendicare nelle sette citta' che poi si disputarono l'onore di avergli dato i natali. I commentatori di Omero gli hanno attribuito un'infinita' di allegorie, cui egli non aveva mai pensato. Si e' fatto spesso ai profeti il medesimo onore. Non nego che vi siano stati uomini istruiti del futuro. Basta portare il proprio animo a un certo grado d'esaltazione, come ha benissimo immaginato un bravo filosofo o pazzo dei nostri giorni che voleva scavare un buco fino agli antipodi, e spalmare i malati di resina. Gli ebrei riuscirono talmente bene a esaltare le loro anime, da vedere con perfetta chiarezza tutte le cose future; ma e' difficile indovinare se per «Gerusalemme» i profeti intendano sempre la vita eterna; se Babilonia puo' significare Londra o Parigi; se, quando parlano di un gran banchetto, dobbiamo intenderlo come un 121
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