Gli gnostici contemplativi, i dositeani, i cerinzi esistevano gia' prima che i discepoli di Gesu' avessero preso il nome di «cristiani». Ci furono ben presto trenta Vangeli, ognuno dei quali apparteneva a una diversa comunita'; e sin dalla fine del I secolo si possono contare trenta sette di cristiani in Asia Minore, in Siria, in Alessandria ed anche in Roma.
Tutte queste sette, disprezzate dal governo romano e nascoste nell'oscurita', si perseguitavano tuttavia le une contro le altre nei sotteranei in cui strisciavano, scagliandosi ingiurie; era tutto quello che potevano fare, nella loro abiezione: erano quasi tutte composte dalla feccia del popolo.
Quando, infine, alcuni cristiani ebbero accolto i dogmi di Platone e mescolato un po' di filosofia alla loro religione, che separarono da quella ebraica, diventarono a poco a poco piu' rispettabili, ma sempre divisi in tante sette, senza che arrivasse mai un solo momento in cui la Chiesa cristiana fosse unita. Essa ebbe origine in mezzo alle divisioni degli ebrei, dei samaritani, dei farisei, dei sadducei, degli esseni, dei giudaiti, dei discepoli di Giovanni, dei terapeuti. Fu divisa fin dalla culla, lo fu perfino durante le persecuzioni che ebbe a patire talvolta sotto i primi imperatori. Spesso il martire era considerato un apostata dai suoi confratelli, e il cristiano carpocraziano moriva sotto la scure del boia romano, scomunicato dal cristiano ebionita, il quale era a sua volta anatemizzato dal sabelliano. Questa orribile discordia, che dura da tanti secoli, e' una grande lezione che dovrebbe spingere a perdonarci l'un l'altro i nostri errori: la discordia e' la piaga mortale del genere umano, e la tolleranza ne e' il solo rimedio. Non c'e' nessuno che non convenga su questa verita', sia che mediti a sangue freddo nel suo studio, sia che esamini pacatamente la questione con i suoi amici. Perche' allora quegli stessi uomini che, in privato, ammettono l'indulgenza, la benevolenza, la giustizia, insorgono in pubblico con tanto furore contro queste virtu'? Perche'? Perche'
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