Sant'Agostino, nella sua lettera CIX, non ha nessuna difficolta' ad attribuire ai buoni e ai cattivi angeli dei corpi sciolti ed agili. Papa Gregorio II ridusse a nove cori, a nove gerarchie o ordini i dieci cori degli angeli riconosciuti dagli ebrei; sono i serafini, i cherubini, i troni, le dominazioni, le virtu', le potenze, gli arcangeli e infine gli angeli che danno il nome alle altre otto gerarchie.
Gli ebrei avevano nel tempio due cherubini, ciascuno con due teste, una di bue e l'altra di aquila, e con sei ali. Oggi, quando li dipingiamo diamo loro l'immagine d'una testa volante, con due alucce sotto le orecchie; dipingiamo gli angeli e gli arcangeli in figura di giovinetti, con due ali sul dorso. Quanto ai troni e alle dominazioni, nessuno s'e' ancora azzardato a dipingerli.
San Tommaso, alla questione CVIII, art. 2, dice che i troni sono tanto vicini a Dio quanto lo sono i cherubini e i serafini, perche' e' su di loro che Dio e' assiso. Scoto ha contato mille milioni di angeli. Una volta passata in Grecia e a Roma l'antica mitologia dei buoni e dei cattivi geni, abbiamo consacrato questa credenza, ammettendo per ciascun uomo un angelo buono e uno cattivo, l'uno per assisterlo, l'altro per nuocergli, dalla nascita alla morte; ma ancora non si sa se questi buoni e cattivi angeli volino continuamente da questo a quel posto di guardia, o si diano il cambio con altri angeli.
Nessuno sa con precisione dove si trovano gli angeli, se nell'aria, nel vuoto, o nei pianeti: Dio non ha voluto che ne fossimo edotti.
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