almeno che questo meschino animale ha ogni diritto di disperarsi umilmente e di cercar di comprendere, mentre grida, perche' mai quelle leggi eterne non sono fatte per il benessere d'ogni individuo. Questo sistema del «Tutto e' bene» rappresenta l'autore di tutta la natura come un re potente e malefico, che resta impassibile se vede perire quattro o cinquecentomila uomini, e gli altri trascinare la loro vita nella fame e nelle lacrime, purche' egli possa venire a capo dei suoi disegni.
Lungi dal consolarci, dunque, la teoria del migliore dei mondi possibili e' scoraggiante per i filosofi che la accolgono.
La questione del bene e del male resta, per coloro che cercano in buona fede, un caos inestricabile; e' solo un gioco intellettuale per coloro che amano disputare: sono dei forzati che giocano con le loro catene. Quanto al volgo, che non pensa, esso somiglia a quei pesci che da un fiume sono trasferiti in un vivaio; non sospettano d'essere li' per venir mangiati durante la quaresima: cosi' noi, con le nostre sole forze, non sappiamo niente sulle cause del nostro destino. Mettiamo dunque, alla fine di quasi tutti i capitoli di metafisica, le due lettere dei giudici romani, quando una causa rimaneva oscura: N.L., non liquet, la cosa non e' chiara.
BESTIE
Che pieta', che insipienza, aver detto che le bestie sono macchine prive di conoscenza e sentimento, che fan sempre le stesse cose allo stesso modo, che non imparano niente, non perfezionano niente ecc.!
Come! Quell'uccello che fa il suo nido a semicerchio quando lo attacca a un muro; che lo fa a quarto di cerchio quando e' in un angolo e a cerchio su un albero, quell'uccello fa tutto allo stesso modo? Quel cane da caccia che hai addestrato per tre mesi non ne sa, forse, adesso, piu' di prima? E quel canarino cui insegni un'aria, te la ripete forse subito? Non impieghi un tempo considerevole a insegnargliela? Non hai osservato che se si sbaglia, poi si corregge?
|