CU-SU
I pianeti non sono che terre come la nostra. La luna, per esempio, avrebbe tanta ragione d'adorare la nostra sabbia e il nostro fango, quanto noi d'inginocchiarci davanti alla sabbia e al fango della luna. KU
E allora che significa quando diciamo: il cielo e la terra, salire in cielo, essere degni del cielo?
CU-SU
Che diciamo un'enorme sciocchezza. Il cielo non c'e': ogni pianeta e' circondato dalla sua atmosfera come da un guscio, e ruota nello spazio attorno al suo sole. Ogni sole e' centro di molti pianeti che viaggiano continuamente attorno a lui: non c'e' ne' alto ne' basso, ne' salita ne' discesa. Voi capite che, se gli abitanti della luna dicessero che si sale in terra, che bisogna rendersi degni della terra, direbbero una cosa insensata. Noi pronunziamo una frase priva di senso, quando diciamo che bisogna rendersi degni del cielo; e' come se dicessimo: bisogna rendersi degni dell'aria, o della costellazione del dragone, o dello spazio.
KU
Credo di capire. Bisogna adorare soltanto Dio, che ha fatto il cielo e la terra. CU-SU
Senza dubbio: bisogna adorare soltanto Dio. Ma quando diciamo che egli ha fatto il cielo e la terra, diciamo piamente una grande banalita'. Perche' se noi intendiamo per cielo lo spazio prodigioso nel quale Dio ha acceso tanti soli e fatto ruotare tanti mondi, e' molto piu' ridicolo dire «il cielo e la terra» che dire «le montagne e un granello di sabbia». Il nostro globo e' infinitamente piu' piccolo di un grano di sabbia, a paragone di quei miliardi di universi davanti ai quali noi scompariamo. Tutto quel che possiamo fare e' di unire la nostra debole voce a quella degli innumerevoli esseri che rendono omaggio a Dio nell'abisso dello spazio.
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