Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Il Genesi dice che Abramo era stato circonciso gia' prima; ma Abramo viaggio' per l'Egitto che era da tanto tempo un florido regno, governato da un potente re. Nulla impedisce che in quel regno cosi' antico la circoncisione fosse da lungo tempo in uso, prima ancora che la nazione ebraica si fosse formata. Inoltre, la circoncisione di Abramo non ebbe seguito: i suoi posteri vennero circoncisi solo dal tempo di Giosue' in poi. Ora, prima di Giosue', gli israeliti, per loro stessa confessione, presero molte costumanze dagli egiziani: li imitarono in parecchi sacrifici, in molte cerimonie, come nei digiuni che si osservavano alla vigilia delle feste di Iside, nelle abluzioni, nell'abitudine di rasare il capo ai preti; l'incenso, il candelabro, il sacrificio della vacca rossa, la purificazione con l'issopo, l'astinenza dalla carne di maiale, l'orrore per gli utensili da cucina degli stranieri, tutto attesta che il piccolo popolo ebreo, malgrado la sua avversione per la grande nazione egiziana, aveva conservato un'infinita' di usanze dei suoi antichi padroni. Quel capro Azazel che veniva inviato nel deserto, carico dei peccati del popolo, era una manifesta imitazione di una pratica egiziana; anzi, i rabbini stessi convengono che la parola Azazel non e' ebraica. Niente impedisce, dunque, che, per quanto riguarda la circoncisione, gli ebrei abbiano imitato gli egiziani, come facevano gli arabi, loro vicini.


     Non c'e' niente di straordinario nel fatto che Dio, il quale santifico' il battesimo, cosi' antico presso gli asiatici, abbia santificato anche la circoncisione, altrettanto antica fra gli africani. Abbiamo gia' detto che Egli e' padrone di conferire la sua grazia ai segni che si degna di scegliere.


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