Dopo il primo concilio di Nicea, composto di trecentodiciassette vescovi infallibili, se ne tenne un altro a Rimini; e il numero degli infallibili fu questa volta di quattrocento, senza contare un grosso distaccamento a Seleucia di circa duecento. Questi seicento vescovi, dopo quattro mesi di disputa, tolsero unanimi a Gesu' la sua consustanzialita'. Essa gli fu restituita in seguito, fuorche' dai sociniani; cosi' tutto e' a posto. Uno dei grandi concili e' quello di Efeso, del 431. Il vescovo di Costantinopoli, Nestorio, gran persecutore d'eretici, fu condannato a sua volta come eretico per avere sostenuto che, in verita', Gesu' era si' Dio, ma sua madre non era assolutamente madre di Dio, bensi' madre di Gesu'. Fu san Cirillo che fece condannare Nestorio; ma anche i partigiani di Nestorio fecero deporre san Cirillo nello stesso concilio: questo, certo, mise in un grosso imbarazzo lo Spirito Santo.
Prendi nota, lettore, che il Vangelo non ha mai detto una parola ne' della consustanzialita' del Verbo, ne'
dell'onore toccato a Maria d'esser madre di Dio, ne' di tutte le altre questioni che hanno fatto riunire tanti concili infallibili.
Eutiche era un monaco che aveva tuonato contro Nestorio, la cui eresia arrivava addirittura a supporre in Gesu'
due persone: cosa spaventosa, certo. Questo monaco, per meglio contraddire il suo avversario, assicura che Gesu' non aveva che una sola natura. Al contrario, un tal Flaviano, vescovo di Costantinopoli, sostenne che era assolutamente necessario che in Gesu' ci fossero due nature. Si riuni' allora un numeroso concilio a Efeso, nel 449: e qui si discusse a suon di bastonate, come gia' al piccolo concilio di Cirta, nel 355, e in un'altra assemblea a Cartagine. Furono du nque assegnate all'unica natura di Flaviano un sacco di bastonate, e a Gesu' due nature: fino al concilio di Calcedonia, nel 451, in cui Gesu' fu ridotto ad averne una sola.
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