Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


Pagina 122
1-20- 40-60- 80-100- 120-140- 160-180- 200-220- 240-260- 280-300- 320-340- 360-380-400-410

[Indice]


     Sorvolo su altri concili tenutisi per minuzie e vengo al sesto concilio ecumenico di Costantinopoli, riunito per sapere con precisione se Gesu', avendo una sola natura, non avesse tuttavia due volonta'. Chi non sente quanto cio' sia importante per piacere a Dio?

     Questo concilio fu convocato da Costantino il Barbuto, come tutti gli altri erano stati convocati dagli imperatori precedenti: i legati del vescovo di Roma furono messi a sinistra, i patriarchi di Costantinopoli e di Antiochia a destra. Non so se i caudatari a Roma pretendevano che la sinistra fosse il posto d'onore. Sia come sia, Gesu', in quest'occasione, ottenne due volonta'.

     La legge mosaica aveva vietato le immagini. I pittori e gli scultori non avevano mai fatto fortuna presso gli ebrei. Non risulta che Gesu' abbia mai avuto quadri, tranne forse il ritratto di Maria, dipinto da Luca. In ogni caso, Gesu'


     Cristo non raccomanda mai d'adorare le immagini. I cristiani, tuttavia, cominciarono ad adorarle, verso la fine del IV

     secolo, non appena si furono familiarizzati con le belle arti. L'abuso giunse a tal punto, nell'VIII secolo, che Costantino Copronimo riuni' a Costantinopoli un concilio di trecentoventi vescovi, il quale anatemizzo' il culto delle immagini, chiamandolo idolatria.

     L'imperatrice Irene, la stessa che piu' tardi fece cavare gli occhi a suo figlio, convoco' nel 787 il secondo concilio di Nicea: in esso l'adorazione delle immagini fu ristabilita. Oggi si vuole giustificare questo concilio dicendo che quell'adorazione era un culto di «duli'a» e non di «latria».


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]