necessario; i corpi gravi tendono verso il centro della terra, senza poter tendere a riposarsi nell'aria; i peri non possono mai fruttare ananassi; l'istinto di uno spaniel non puo' essere l'istinto di uno struzzo. Tutto e' predisposto, ingranato e limitato.
L'uomo non puo' avere che un certo numero di denti, di capelli e di idee; e viene il momento in cui perde necessariamente i suoi denti, i suoi capelli e le sue idee.
e' contraddittorio credere che cio' che fu ieri non sia stato, che cio' che e' oggi non sia; ed e' altrettanto contraddittorio credere che cio' che deve essere possa non dover essere.
Se tu potessi mutare il destino di una mosca, non ci sarebbe nessuna ragione che potrebbe impedirti di mutare il destino di tutte le altre mosche, di tutti gli altri animali, di tutti gli uomini, di tutta la natura: alla fine ti troveresti piu'
potente di Dio.
Certi imbecilli dicono: «Il mio medico ha salvato mia zia da una malattia mortale: l'ha fatta vivere dieci anni piu' di quanti ne avrebbe dovuto vivere.» Altri, che fanno i saputi, dicono «L'uomo accorto foggia lui stesso il proprio destino.»
Nullum numen abest, si sit prudentia, sed nos
te facimus, fortuna, deam coeloque locamus.
Ma spesso l'uomo accorto soccombe al suo destino, anziche' foggiarselo; e' il destino che fa gli uomini accorti. Certi profondi politici sostengono che, se Cromwell, Ludlow, Ireton, e una dozzina di altri parlamentari fossero stati assassinati otto giorni prima che venisse decapitato Carlo I, questo re avrebbe potuto vivere ancora e morire poi nel suo letto: hanno ragione; potrebbero anche aggiungere che se tutta l'Inghilterra fosse stata inghiottita dal mare, quel monarca non sarebbe morto sul patibolo nei pressi di Whitehall; ma i fatti erano ordinati in modo che Carlo dovesse avere il collo mozzato.
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