Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Dio, potete credere e operare come piu' vi piace. Voi avete le chiavi del cielo; e, senza dubbio, san Pietro non vi sbattera'

     la porta in faccia. Ma, in quanto a me, vi dico che avrei bisogno di una potente protezione se, non essendo altro che un povero principe, fossi andato a letto con mia figlia e mi fossi servito dello stiletto e di certe polverine cosi' spesso come Vostra Santita'.» Alessandro vi sapeva stare allo scherzo. «Parliamo seriamente,» disse al principe della Mirandola.

     «Dimmi, che merito puo' esserci nel dire a Dio che siamo persuasi di cose delle quali non possiamo affatto essere persuasi? Che piacere puo' fare, questo, a Dio? Detto tra noi: dire di credere in quel che e' impossibile credere, significa mentire.»

     Pico della Mirandola si fece un gran segno di croce: «Ah, mio Dio!» esclamo', «Vostra Santita' mi perdoni , ma voi non siete cristiano!» «No, in fede mia,» disse il papa. «Lo sospettavo,» replico' Pico della Mirandola. (Scritto da un discendente di Rabelais)


     II

     Che cos'e' la fede? e' il credere in cio' che appare evidente? No: per me e' evidente che esiste un Essere necessario, eterno, supremo, intelligente; ma questa non e' fede, e' ragione. Non ho nessun merito nel pensare che questo Essere eterno, infinito, che e' la virtu', la bonta' stessa, voglia che io sia buono e virtuoso. La fede consiste nel credere non a cio' che sembra vero, ma a cio' che sembra falso al nostro intelletto. Gli asiatici possono credere soltanto per fede al viaggio di Maometto nei sette pianeti, alle incarnazioni del dio Fo, di Visnu', di Xaca, di Brahma di Sammonocodom ecc. Essi sottomettono il loro intelletto, hanno paura d'esaminare, non vogliono ne' essere impalati ne' bruciati; dicono soltanto: «Io credo.»


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