FRODE. SE SIA NECESSARIO USARE PIE FRODI CON IL POPOLO
Il fachiro Bambabef incontro' un giorno un discepolo di Kung Fu-tzu, che noi chiamiamo Confucio, e questo discepolo si chiamava Uang. Bambabef sosteneva che il popolo ha bisogno di essere ingannato. Uang invece affermava che non bisogna mai ingannare nessuno. Eccovi, riassunta, la loro discussione.
BAMBABEF
Bisogna imitare l'Essere supremo, che non ci mostra le cose quali sono in realta': egli ci fa vedere il sole con un diametro di due o tre piedi, sebbene questo astro sia un milione di volte piu' grande della terra; ci fa vedere la luna e le stelle attaccate sullo stesso fondo azzurro, mentre si trovano a distanze diverse. Vuole che, vista da lontano, una torre quadrata ci sembri rotonda; vuole che il fuoco ci sembri caldo, sebbene in se' non sia ne' caldo ne' freddo. Insomma, ci circonda di errori convenienti alla nostra natura.
UANG
Quelli che voi chiamate errori non sono tali. Il sole, quale si trova a milioni di milioni di li di la' dal nostro globo, non e'
quello che noi vediamo. Noi non vediamo, in realta', e non possiamo vedere che il sole che si riflette sulla nostra retina, sotto un determinato angolo. I nostri occhi non ci sono stati dati per conoscere le grandezze e le distanze; per conoscerle occorrono altri ausili e altre operazioni.
Bambabef sembro' molto stupito a queste parole. Uang, che era molto paziente, gli spiego' la teoria dell'ottica; e Bambabef, che non era affatto stupido, si arrese alle dimostrazioni del discepolo di Confucio. Poi riprese la disputa in questi termini:
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