Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     «La terra era tohu-bohu e vuota; le tenebre erano sopra la faccia dell'abisso, e lo spirito di Dio era portato sulle acque.»

     Tohu-bohu significa precisamente caos, disordine; e' uno di quei vocaboli imitativi che si trovano in tutte le lingue, come «sottosopra», «frastuono», «trictrac». La terra non aveva ancora la forma di adesso, la materia esisteva, ma la potenza divina non l'aveva ancora formata. Lo spirito di Dio significa il soffio, il vento, che agitava le acque. Quest'idea e' espressa nei frammenti dell'autore fenicio Sanchuniathon. I fenici, come tutti gli altri popoli, credevano all'eternita' della materia. Non c'e' un solo autore, nell'antichita', che abbia mai detto che qualcosa sia stato tratto dal nulla. In tutta la Bibbia non si trova nemmeno un passo in cui si dice che la materia venne creata dal nulla. 73


     Gli uomini furono sempre divisi sulla questione dell'eternita' del mondo, ma mai su quella dell'eternita' della materia.

     Ex nihilo nihil, in nihilum nil posse reverti.

     Ecco l'opinione di tutta l'antichita'.

     «Dio disse: Sia fatta la luce, e la luce fu; ed egli vide che la luce era buona e separo' la luce dalle tenebre; e Dio chiamo' la luce "giorno" e le tenebre "notte": e la sera e il mattino furono un giorno. E Dio disse anche: Sia fatto il firmamento in mezzo alle acque, ed esso separi le acque dalle acque. E Dio fece il firmamento e divise le acque al di sopra del firmamento da quelle al di sotto del firmamento; e Dio chiamo' il firmamento "cielo". E la sera e il mattino furono il secondo giorno ecc. E Dio vide che cio' era buono.»


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