Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


Pagina 209
1-20- 40-60- 80-100- 120-140- 160-180- 200-220- 240-260- 280-300- 320-340- 360-380-400-410

[Indice]


     Cominciamo con l'esaminare se il vescovo di Avranches, Huet, e Leclerc non abbiano avuto veramente ragione contro coloro che pretendono di trovare in questo passo un tratto di eloquenza sublime. Questo tipo di eloquenza non appartiene a nessuna storia scritta dagli ebrei. Lo stile e' qui della massima semplicita', come nel resto dell'o pera. Se un oratore, per far conoscere la potenza di Dio, si servisse di questa sola espressione: «Egli disse: Sia fatta luce, e la luce fu», sarebbe veramente sublime. Tale e' quel passo di un salmo: «Dixit, et facta sunt». e' un tratto che, unico in quel passo e posto in modo da rendere una grande immagine, colpisce l'animo e lo rapisce. Ma qui siamo davanti a una narrazione di una semplicita' assoluta. L'autore ebreo non parla della luce diversamente da come parla degli altri oggetti della creazione; ripete egualmente ad ogni versetto: «E Dio vide che cio'


     era buono.». Tutto e' sublime nella creazione, non c'e' dubbio: ma quella della luce non lo e' piu' di quella dell'erba dei campi. Sublime e' cio' che si innalza al di sopra del resto, mentre qui lo stesso tono regna in tutto il capitolo. Era anche opinione antichissima che la luce non venisse dal sole. Vedendola diffondersi prima del levarsi e dopo il tramontare del sole, gli uomini immaginavano che il sole servisse solo a darle maggior forza. Cosi' l'autore del Genesi si conforma a questo errore popolare; e, per una singolare inversione dell'ordine delle cose, fa creare il sole e la luna addirittura quattro giorni dopo la luce. Non riusciamo a capire come ci possano essere un mattino e una sera prima che ci sia un sole: c'e' qui una confusione che e' impossibile sbrogliare. Quell'autore «ispirato» si conformava ai vaghi e rozzi pregiudizi del suo popolo. Dio non pretendeva di insegnare la filosofia agli ebrei; certo, avrebbe potuto innalzare il loro spirito fino alla verita', ma preferi' abbassarsi fino a loro.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]