Probabilmente tutto questo passo non vuol dire altro che Dio e' ugualmente padrone assoluto di tutto cio' che respira.
«E io mettero' il mio arco nelle nubi e questo sara' un segno del mio patto...»
Notate che l'autore non dice: «Ho messo il mio arco nelle nubi», ma dice: «mettero'»; il che evidentemente presuppone che era opinione comune che l'arcobaleno non fosse sempre esistito. e' un fenomeno causato dalla pioggia; e qui lo si presenta come qualcosa di soprannaturale, per avvertire che la terra non sara' piu' inondata. e' strano scegliere il segno della pioggia per rassicurare che non moriremo annegati. Ma si puo' anche rispondere che, nel pericolo dell'inondazione, si e' rassicurati dall'arcobaleno.
«E, verso sera, i due angeli arrivarono a Sodoma...»
Tutta la storia dei due angeli che i sodomiti volevano violentare e' forse la piu' straordinaria che l'antichita' abbia inventato. Ma bisogna considerare che quasi tutta l'Asia credeva nei demoni, incubi e succubi; che per di piu' quei due angeli erano creature piu' perfette degli uomini, e dovevan essere piu' belli e suscitare, in un popolo corrotto, desideri piu'
violenti che non gli uomini ordinari.
Quanto a Lot, che propone ai sodomiti le sue due figlie al posto dei due angeli, e alla moglie di Lot, mutata in una statua di sale, e a tutto il resto di questa storia, che si puo' dire? L'antica favola araba di Ciniro e Mirra ha qualche affinita' con la storia dell'incesto di Lot con le sue figlie; e l'avventura di Filemone e Bauci non e' priva di analogie con quella dei due angeli che apparvero a Lot e a sua moglie. Quanto alla statua di sale, non sappiamo a che somigli: forse alla storia di Orfeo e di Euridice?
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