Che diventano e che m'importano l'umanita', la beneficenza, la modestia, la temperanza, la dolcezza, la saggezza, la pieta', mentre mezza libbra di piombo sparata da seicento passi mi dilania il corpo, e muoio a vent'anni tra tormenti indicibili, in mezzo a cinque o seimila moribondi, mentre i miei occhi, che s'aprono per l'ultima volta, vedono la citta' dove sono nato distrutta dal ferro e dalle fiamme, e gli ultimi suoni che odono le mie orecchie sono le grida delle donne e dei bambini agonizzanti sotto le rovine, il tutto per i pretesi interessi di un uomo che non conosciamo?
E il peggio e' che la guerra e' un flagello inevitabile. A guardar bene, tutti gli uomini hanno adorato il dio Marte: Sabaoth, per gli ebrei, significa il dio degli eserciti; ma Minerva, in Omero, chiama Marte un dio furioso, insensato, infernale.
I
IDEA
Che cos'e' un'idea?
e' un'immagine che si dipinge nel mio cervello.
Tutti nostri pensieri sono dunque immagini?
Certamente, perche' le idee piu' astratte nascono dalla mia percezione degli oggetti. Io pronuncio la parola
«essere» in generale, solo perche' ho conosciuto esseri particolari. Pronuncio la parola «infinito» solo perche', avendo visto dei limiti, allontano nel mio intelletto questi limiti quanto piu' posso. Io ho idee solo perche' ho immagini in testa. E qual e' il pittore che fa questo quadro?
Non sono io, non sono un disegnatore tanto bravo: colui che mi ha fatto, fa le mie idee. Sareste dunque del parere di Malebranche, il quale diceva che noi vediamo tutto in Dio?
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