L'Inquisizione e', come si sa, un'invenzione mirabile e autenticamente cristiana per rendere piu' potenti il papa e i monaci e per rendere ipocrita un intero regno.
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Si considera di solito san Domenico il primo cui si deve questa santa istituzione. In effetti, abbiamo ancora una patente rilasciata da questo grande santo, e concepita in questi precisi termini: «Io, frate Domenico, riconcilio con la chiesa il nominato Ruggero, latore della presente, a condizione che egli si faccia frustare da un prete per tre domeniche consecutive, dall'entrata della citta' fino alla porta della chiesa; che mangi di magro tutta la vita; che digiuni per tre quaresime all'anno; che non beva mai vino; che porti il san-benito con le croci; che reciti il breviario tutti i giorni, dieci Pater al giorno, e venti all'ora di mezzanotte; che osservi d'ora in poi la continenza, e che si presenti tutti i mesi al curato della sua parrocchia ecc. Il tutto sotto pena d'essere trattato come eretico, spergiuro e impenitente.»
Sebbene Domenico sia stato il vero fondatore dell'Inquisizione, nondimeno Luigi da Paramo, uno dei piu'
rispettabili scrittori e dei piu' brillanti luminari del Sant'Uffizio, asserisce, nel titolo secondo del suo secondo libro, che il primo istitutore del Sant'Uffizio fu Dio, e che egli esercito' il potere dei frati predicatori contro Adamo. Dapprima Adamo fu citato in tribunale: «Adam, ubi es?»; e infatti, aggiunge il Paramo, il difetto di citazione avrebbe reso nulla la procedura di Dio.
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