Mi dissero che anche tra i ladri ci sono certe leggi, e che ce ne sono perfino in guerra. Domandai che cosa fossero queste leggi di guerra. «Sono,» mi dissero, «quella d'impiccare un valoroso ufficiale che abbia resistito in una 94
cattiva postazione, senza cannone, contro un esercito regio; quella di far impiccare un prigioniero, se ne hanno impiccato uno dei vostri; di mettere a ferro e a fuoco i villaggi che non vi abbiano portato tutte le loro provviste nel giorno prescritto, secondo gli ordini del grazioso sovrano del vicinato.» «Bene,» dissi, «ecco Lo spirito delle leggi.»
Dopo essere stato istruito per bene, scoprii che esistono sagge leggi per le quali un pastore e' condannato a nove anni di galera per aver dato ai suoi montoni un po' di sale proveniente dall'estero. Il mio vicino e' stato rovinato da un processo per due querce che gli appartenevano, e che aveva fatto tagliare nel suo bosco, perche' non aveva potuto osservare una formalita' di cui non poteva essere a conoscenza. Sua moglie e' morta in miseria, suo figlio tira avanti ancor piu' miseramente. Riconosco che queste leggi sono giuste, per quanto la loro esecuzione sia piuttosto dura: ma non sono certo soddisfatto delle leggi che autorizzano centomila uomini ad andare legalmente a sgozzare centomila vicini. Mi e' parso che la maggior parte degli uomini abbia ricevuto dalla natura abbastanza buon senso per fare le leggi, ma che non tutti abbiano abbastanza giudizio per farne di buone.
Radunate da un capo all'altro della terra i semplici e tranquilli agricoltori: converranno tutti facilmente che dev'essere lecito vendere al vicino l'eccedenza del proprio grano, e che la legge contraria e' inumana e assurda; che le monete, rappresentative delle derrate, non devono essere alterate piu' che non lo siano i frutti della terra; che un padre di famiglia dev'essere padrone in casa sua; che la religione deve raccogliere gli uomini per unirli, e non per farne dei fanatici e dei persecutori; che quelli che lavorano non devono privarsi del frutto del proprio lavoro per dotarne la superstizione e l'ozio: insomma, potranno fare in un'ora trenta leggi di questa specie, tutte utili al genere umano. Ma lasciate che arrivi Tamerlano e soggioghi l'India: allora non vedrete altro che leggi arbitrarie. L'una opprimera' una provincia per arricchire un pubblicano di Tamerlano; Per un'altra sara' un crimine di lesa maesta' l'aver detto male dell'amante del primo cameriere di un rajah; una terza portera' via all'agricoltura meta' del raccolto, e gli contestera' il resto; infine ci saranno leggi per le quali un usciere tartaro verra' a prendervi i vostri figli in culla, fara' del piu' robusto un soldato e del piu' debole un eunuco, e lascera' il padre e la madre senza soccorso e senza consolazione. Ora, e' meglio essere il cane di Tamerlano o un suo suddito? e' chiaro che la condizione del suo cane e' di gran lunga preferibile.
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