Press'a poco a questo modo viene dipinto nel Filopatride di Luciano, eccettuata la grazia di Dio,di cui Luciano non aveva sfortunatamente cognizione alcuna.
Possiamo scusare Paolo di aver rimproverato Pietro che giudaizzava, quando lui stesso ando' a giudaizzare nel tempio di Gerusalemme?
Quando Paolo fu tradotto dagli ebrei davanti al governatore della Giudea, per aver fatto entrare degli stranieri nel tempio, fece bene a dire a quel governatore che era «per la resurrezione dei morti che gli si faceva quel processo», mentre non si trattava affatto della resurrezione dei morti?
Paolo fece bene a circoncidere il suo discepolo Timoteo, dopo avere scritto ai galati: «Se vi farete circoncidere, Gesu' non vi servira' a nulla?»
Fece bene a scrivere ai corinzi, cap. IX: «Non abbiamo forse noi il diritto di vivere a vostre spese e di condurre con noi una donna ecc»? Fece bene a scrivere ai corinzi, nella sua seconda epistola: «Io non perdonero' a nessuno di coloro che hanno peccato, ne' agli altri»? Cosa si penserebbe, oggi, di un uomo che pretendesse di vivere a nostre spese, lui e sua moglie, di giudicarci, di punirci, e di confondere il colpevole con l'innocente?
Che cosa s'intende con il rapimento di Paolo al terzo cielo? Cos'e' un terzo cielo?
E che cos'e', infine, piu' verosimile (umanamente parlando): che Paolo si sia fatto cristiario per essere stato rovesciato dal suo cavallo da un gran bagliore apparsogli in pieno mezzogiorno, mentre una voce dal cielo gli gridava:
«Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti?», oppure che Paolo fosse irritato contro i farisei, sia per il rifiuto di Gamaliele di concedergli sua figlia, sia per qualche altra ragione?
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