Ci sono altri popoli ancor piu' duramente sottomessi. Abbiamo visto ai giorni nostri un sovrano chiedere al papa il permesso di far giudicare dal proprio regio tribunale certi gesuiti accusati di regicidio, non poter ottenere quel permesso, e non osare giudicarli.
e' abbastanza noto come in passato i diritti dei papi andassero ben oltre i limiti leciti; erano ancor piu' sublimi degli dei dell'antichita'; perche' quegli dei avevan solo fama di disporre degli imperi, e i papi invece ne disponevano di fatto.
Sturbinus dice che si puo' perdonare a quelli che dubitano della divinita' e dell'infallibilit a' del papa, quando si riflette:
Che quaranta scismi hanno profanato la cattedra di san Pietro, e ventisette l'hanno insanguinata; Che Stefano VII, figlio di un prete, disseppelli' il corpo di papa Formoso, suo predecessore, e fece tagliare la testa a quel cadavere;
Che Sergio III, reo di vari omicidi, ebbe da Marozia un figlio che eredito' il papato; Che Giovanni X, amante di Teodora, fu strangolato nel suo letto;
Che Giovanni XI, figlio di Sergio III, fu noto soltanto per la sua dissolutezza; Che Giovanni XII fu assassinato in casa della sua amante;
Che Benedetto IX compero' e rivendette il pontificato;
Che Gregorio VII fu il responsabile di cinquecent'anni di guerre civili sostenute dai suoi successori; Che infine, tra tanti papi ambiziosi, sanguinari e dissoluti, c'e' stato un Alessandro VI il cui nome e' pronunciato con altrettanto orrore che quelli dei Neroni e dei Caligola.
e' una prova, si dice, della divinita' del loro carattere, che questa sia riuscita a sussistere malgrado tanti delitti; ma, se i califfi avessero tenuto una condotta ancora piu' scellerata, sarebbero dunque stati ancora piu' divini. Cosi' ragiona Dermius; ma i gesuiti gli hanno risposto.
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