PREGIUDIZI
Il pregiudizio e' un'opinione senza giudizio. Cosi' su tutta la terra si istillano nei bambini tutte le opinioni che si vuole prima che essi siano in grado di giudicare.
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Ci sono pregiudizi universali, necessari, che sono la virtu' stessa. In ogni paese s'insegna ai bambini a riconoscere un Dio remuneratore e vendicatore; ad amare, a rispettare il padre e la madre; a considerare il furto un crimine, la menzogna interessata un vizio, prima ancora che essi possano indovinare che cosa siano vizio e virtu'. Esistono dunque ottimi pregiudizi: sono quelli che il giudizio ratifica quando si ragiona. Il sentimento non e' un semplice pregiudizio, e' qualcosa di molto piu' forte. Una madre non ama il proprio figlio perche' le hanno detto che si deve amarlo: le e' caro, per fortuna, suo malgrado. Non e' per pregiudizio che correte in soccorso di un bambino ignoto che sta per cadere in un precipizio o per essere divorato da una belva. Ma per pregiudizio rispetterete un uomo rivestito di certi abiti, che cammina e parla con gravita'. I vostri genitori vi hanno detto che dovete inchinarvi di fronte a quell'uomo: lo rispettate prima di sapere se merita il vostro rispetto; crescete in eta' e in conoscenza, vi accorgete che quell'uomo e' un ciarlatano impastato d'orgoglio, d'interesse e di artificio; disprezzate colui che avevate riverito, e il pregiudizio cede al giudizio. Avete creduto per pregiudizio alle favole con cui e' stata cullata la vostra infanzia: vi hanno detto che i Titani hanno fatto guerra agli dei, e che Venere fu innamorata di Adone; a dodici anni prendete queste favole per verita', a venti le considerate ingegnose allegorie. Esaminiamo in breve le diverse specie di pregiudizi, per mettere un po' d'ordine nei fatti nostri. Ci ritroveremo forse come coloro che, al tempo del sistema di Law, s'accorsero di aver fatto calcolo su ricchezze immaginarie. Pregiudizi dei sensi'
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