Monsignor vescovo, avendo scritto quattro volumi per dimostrare che la legge giudaica non proponeva ne' pene ne' ricompense dopo la morte, non seppe mai rispondere ai suoi avversari in modo soddisfacente. Essi gli dicevano: «O
Mose' conosceva questo dogma, e allora ha ingannato gli ebrei, non rendendolo manifesto; o lo ignorava, e in tal caso non ne sapeva abbastanza per fondare una buona religione. E davvero, se quella religione fosse stata buona, perche' poi sarebbe stata abolita? Una religione vera deve valere per tutti i tempi e per tutti i luoghi; dev'essere come la luce del sole, che illumina tutti i popoli e tutte le generazioni.»
Il prelato, per quanto fosse ispirato, fatico' parecchio a districarsi da tutte queste difficolta'; ma quale sistema ne va esente?
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Questione seconda
Un altro dotto, molto piu' filosofo, uno dei piu' profondi metafisici dei giorni nostri, avanza forti ragioni per provare che il politeismo fu la prima religione degli uomini e che si comincio' col credere a parecchi dei prima che la ragione fosse illuminata abbastanza da riconoscere un solo Essere supremo.
Io oso credere, invece, che dapprima si sia cominciato col riconoscere un solo Dio e che in seguito la debolezza umana ne abbia concepiti molti altri; ed ecco come immagino la cosa.
e' indubbio che ci furono villaggi, prima che si costruissero grandi citta' e che tutti gl i uomini vissero divisi in piccole repubbliche, prima di riunirsi in grandi imperi. e' naturale che un villaggio, terrorizzato dal tuono, afflitto per la perdita delle sue messi, osteggiato dal villaggio vicino, rendendosi conto ogni giorno della propria debolezza, immaginando dappertutto un potere invisibile, si sia ben presto detto: «C'e' qualche essere sopra di noi che ci fa del bene e del male.»
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