Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Questione terza

     Fu quando il culto di un Dio supremo era ormai universalmente accolto da tutti i saggi, in Asia, in Europa e in Africa, che nacque la religione cristiana.

     Il platonismo diede un grande contributo all'intelligenza dei suoi dogmi. Il Logos, che in Platone significava la saggezza, la ragione dell'Essere supremo, divenne, per noi cristiani, il Verbo, e la seconda persona di Dio. Una metafisica, profonda e superiore all'intelletto umano, costitui' un santuario inaccessibile, in cui la religione fu inviluppata.

     Non ripeteremo qui come Maria venne in seguito dichiarata madre di Dio, come si stabili' la consustanzialita'

     del Padre e del Verbo, e la processione del Pneuma, organo divino del divino Logos; due nature e due volonta' risultanti dall'ipo'stasi; e, infine, la manducazione superiore: l'anima nutrita, come il corpo, delle membra e del sangue dell'Uomo-Dio, adorato e mangiato sotto le specie del pane, presente agli occhi, sensibile al gusto e tuttavia annientato. Tutti i misteri furono sublimi.


     Fin dal II secolo si comincio' a cacciare i demoni in nome di Gesu'. Prima li si cacciava in nome di Jehovah, o Jhaho: san Matteo narra che, avendo detto i nemici di Gesu' ch'egli cacciava i demoni in nome del principe dei demoni, egli rispose: «Se e' per mezzo di Belzebu' che io caccio i demoni, per mezzo di chi li cacciano i vostri figli?»

     Non si sa in qual tempo gli ebrei abbiano riconosciuto come principe dei demoni Belzebu', che era un dio straniero; ma sappiamo (ed e' Giuseppe Flavio che lo riferisce) che a Gerusalemme c'erano degli esorcisti incaricati di cacciare i demoni dal corpo degli ossessi, ossia di uomini colpiti da malattie singolari, attribuite allora, in gran parte della terra, a geni malefici. Si cacciavano dunque, questi demoni, mediante la vera pronuncia del nome di Jehovah, oggi perduta, e con altre cerimonie oggi dimenticate.


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