Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Questione quinta

     Dopo la nostra santa religione, che e' indubbiamente la sola buona, quale sarebbe la meno cattiva?

     Non sarebbe forse la piu' semplice? Non sarebbe quella che insegnasse molta morale e pochissimi dogmi? che tendesse a rendere giusti gli uomini, senza renderli assurdi? che non ordinasse di credere a cose impossibili, contraddittorie, ingiuriose per la Divinita' e dannose al genere umano, e non osa minacciare pene eterne a chi si attenesse al senso comune? Non sarebbe quella che non imponesse di credere in Dio per mezzo di carnefici e non inondasse la terra di sangue per dei sofismi incomprensibili? quella in cui un equivoco, un gioco di parole o due o tre documenti falsificati non facessero un sovrano e un dio di un prete spesso incestuoso, omicida e avvelenatore? quella che non sottomettesse i re a questo prete? e insegnasse solo l'adorazione di un Dio, la giustizia, la tolleranza e l'umanita'?


     Questione sesta

     Si e' detto che la religione dei gentili era in molti punti assurda, contraddittoria e dannosa; ma non le e' stato imputato piu' male di quanto ne compi' e piu' sciocchezze di quante ne predico'?

     Perche' vedere Giove toro

     Serpente, cigno o altro,

     Non lo trovo affatto bello,

     E non mi stupisco che qualche volta se ne dubiti.

     (Molie're. Prologo di Amphitryon)

     Indubbiamente, si tratta di invenzioni spudorate. Eppure mi si mostri, in tutta l'antichita', un tempio dedicato a Leda che si accoppia con un cigno o con un toro. In Atene o a Roma non si predico' mai nessun sermone per incoraggiare le fanciulle a far figli con i cigni del loro cortile. Le favole raccolte e abbellite da Ovidio eran forse religione? Non assomigliano piuttosto alla nostra Leggenda aurea, al nostro Fiore dei santi? Se qualche brahmano o derviscio venisse a criticarci ricordandoci la storia di santa Maria Egiziaca la quale, non avendo denaro per pagare i marinai che l'avevano condotta in Egitto, concesse, a ciascuno di loro, invece di moneta, quel che chiamiamo i suoi


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