Le due sette rivali la ricevono dapprima con uguale rispetto la fanno seccare al sole, e la incastonano in piccoli grani di rosario che baciano con devozione; ma, non appena il Dalai Lama e il suo consiglio si dichiarano in favore di Fo, ecco che il partito condannato getta in faccia al vice-dio i rosari, e gli vuol affibbiare cento staffilate. L'altro partito difende il suo Lama, dal quale ha ricevuto delle buone terre. Tutti e due si combattono a lungo, e quando finalmente sono stanchi di sterminarsi, d'assassinarsi, di avvelenarsi a vicenda, continuano a lanciarsi grosse ingiurie; e il Dalai Lama, il buon papa', se la ride e continua a distribuire la cacca che e' nella sua seggetta a chiunque devotamente aspiri a riceverla.
RESURREZIONE
I
Si racconta che gli egiziani abbiano costruito le loro piramidi solo per farne delle tombe, e che i loro corpi, imbalsamati dentro e fuori, aspettassero che le loro anime venissero a rianimarli in capo a mille anni. Ma, se i loro corpi dovevano risuscitare, perche' la prima operazione degli imbalsamatori era quella di perforarne il cranio con un trivello per trarne fuori il cervello? L'idea di risuscitare senza cervello fa sospettare (se si puo' usare questo verbo) che gli egiziani, da vivi, non ne avessero molto; bisogna tuttavia considerare che la maggior parte degli antichi credevano che l'anima risiedesse nel petto. E perche' l'anima deve risiedere nel petto piuttosto che altrove? Perche', in effetti, quando ci sentiamo agitati da sentimenti un po' violenti, proviamo verso la regione del cuore una dilatazione o come una stretta, e questo fece pensare che stesse li' la sede dell'anima. Quest'anima fu immaginata come qualcosa di aereo: una lieve figura che andava a spasso dove poteva, finche' non avesse ritrovato il proprio corpo. La credenza nella resurrezione e' molto piu' antica dei tempi storici. Atalide, figlia di Mercurio, poteva morire e risuscitare a suo piacimento; Esculapio restitui' la vita a Ippolito; Ercole ad Alcesti; Pelope, tagliato a pezzi dal padre, fu fatto risorgere dagli dei. Platone racconta che Er risuscito' soltanto per quindici giorni. Presso gli ebrei, i farisei accolsero il dogma della resurrezione solo parecchio tempo dopo Platone. Negli Atti degli Apostoli si legge un episodio assai singolare e degno di nota. San Giacomo e molti dei suoi compagni consigliano a san Paolo di entrare nel tempio di Gerusalemme a compiervi, benche' cristiano, tutte le cerimonie dell'antica legge,
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