niente di buono, se non il godere delle proprie fatiche assieme alla donna che si ama. Potrebbe darsi che Salomone avesse tenuto simili discorsi con qualcuna delle sue donne; si pretende invece che si tratti di obiezioni che egli fa a se stesso; ma tali massime, che hanno un tono un po'libertino, non somigliano affatto a obiezioni; e far dire a un autore il contrario di quel che dice significa burlarsi dei lettori. Del resto, molti Padri della Chiesa sostennero che Salomone fece poi penitenza; cosi' lo si puo' perdonare. e' assai probabile che Salomone fosse ricco e sapiente per il suo tempo ed il suo popolo. L'esagerazione, compagna inseparabile della rozzezza, gli attribui' ricchezze che non avrebbe potuto possedere e libri che non avrebbe potuto scrivere. Il rispetto per l'antichita' consacro' poi ques ti errori.
Ma il fatto che questi libri siano stati scritti da un ebreo, che c'importa? La nostra religione cristiana e' fondata su quella ebraica, ma non su tutti i libri scritti dai giudei.
Perche' il Cantico dei Cantici dovrebbe essere per noi piu' sacro delle favole del Talmud? Perche' - si dice - noi l'abbiamo incluso nel canone dei libri ebraici. E che cos'e' questo canone? Una raccolta di opere autentiche. E con cio'?
Un'opera, perche' e' autentica, e' anche divina? Una storia dei regoli di Giuda e di Sichem, per esempio, e' forse qualcos'altro che una storia? Ecco uno strano pregiudizio. Noi abbiamo in orrore gli ebrei, eppure pretendiamo che tutto quanto fu scritto da loro e raccolto da noi rechi l'impronta di Dio. Non ci fu mai piu' grande contraddizione. SENSAZIONE
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