Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Lo stesso Bayle, nelle sue Oeuvres diverses, parla di Vanini come di un ateo: si serve di questo esempio per sostenere il suo paradosso «che una societa' d'atei puo' sussis tere». Egli assicura che Vanini era un uomo di ottimi costumi, e che fu il martire della propria opinione filosofica. Ma si inganna su entrambi i punti; il prete Vanini ci confessa nei suoi Dialoghi, fatti a imitazione di Erasmo, di aver avuto un'amante di nome Isabella. Egli era libero nella sua condotta, come nei suoi scritti, ma non era ateo.

     Un secolo dopo la sua morte, il dotto La Croze e colui che prese il nome di Filalete, tentarono di giustificarlo; ma siccome nessuno si interessa della memoria di un disgraziato napoletano, pessimo scrittore, quasi nessuno ha letto quelle apologie.


     Il gesuita Hardouin, piu' dotto di Garasse, e non meno temerario, accusa di ateismo, nel suo libro Athei detecti, uomini come Descartes, Arnauld, Pascal, Nicole, Malebranche: fortunatamente, costoro non subirono la stessa sorte di Vanini.

     Passo al problema morale agitato da Bayle, e cioe' se una societa' d'atei possa sussistere. Notiamo prima di tutto, a questo punto, in quali enormi contraddizioni gli uomini possano incorrere disputando in proposito: coloro che sono insorti con maggiore veemenza contro l'opinione di Bayle, che hanno negato con le piu' aspre ingiurie la possibilita'

     di una societa' d'atei, hanno poi sostenuto con altrettanta decisione che l'ateismo e' la religio ne di governo in Cina. Certo han preso un bell'abbaglio riguardo al governo cinese; bastava che leggessero gli editti degli imperatori di questo immenso paese, e avrebbero visto che quegli editti sono dei sermoni, e che dovunque si parla dell'Essere supremo, governatore, vendicatore e remuneratore.


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