Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     CERVELLO STORTO

     Ci sono, tra noi, dei ciechi, dei guerci, degli strabici, dei presbiti, dei miopi, uomini dalla vista acuta o confusa, o debole o instancabile. Tutto questo e' un'immagine abbastanza fedele del nostro intelletto. Ma non ci sono occhi che vedono una cosa per un'altra: non c'e' quasi nessuno che scambi un gallo per un cavallo, o un vaso da notte per una casa. Perche' si incontrano cosi' spesso cervelli, abbastanza lucidi nel giudicare le piccole cose, ma assolutamente ottenebrati nei riguardi di quelle importanti? Perche' quello stesso siamese, che non si lascera' mai ingannare quando si trattera' di contargli tre rupie, crede con tanta sicurezza alle metamorfosi di Sammonocodom? Per quale strana bizzarria degli uomini sensati somigliano a don Chisciotte, che credeva di vedere giganti dove gli altri uomini non vedevano che mulini a vento? E don Chisciotte era molto piu' scusabile del siamese il quale crede che Sammonocodom sia sceso molte volte sulla terra, o del turco convinto che Maometto si sia infilato meta' della luna nella manica; perche' don Chisciotte, ossessionato dall'idea di dover combattere dei giganti puo' figurarsi uno di essi con un corpo grosso quanto un mulino e le braccia lunghe quanto le pale del mulino; ma da quale supposizione puo' partire un uomo sensato per persuadersi che meta' della luna e' entrata in una manica, e che un Sammonocodom e' sceso dal cielo per venire a giocare con il cervo volante nel Siam, abbattere una foresta e fare giochi di bussolotti?


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