Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


Pagina 145
1-20- 40-60- 80-100- 120-140- 160-180- 200-220- 240-260- 280-300- 320-340- 360-380-400-410

[Indice]


     «Ho ricevuto ieri le vostre belle lettere,» dice, «con gioia. Litteras tuas hilaris accepi; avrei risposto subito, se fosse stato presente il giovine che vi avrei inviato: si praesentiam juvenis habuissem.» Del resto, tali lettere, che dovrebbero essere istruttive, contengono solo dei complimenti.

     50

     Tante menzogne fabbricate da cristiani male istruiti e animati da falso zelo non recarono nessun pregiudizio alla verita' del cristianesimo, e non nocquero aff atto alla sua diffusione; al contrario, ci fan vedere che la comunita'

     cristiana aumentava di giorno in giorno e che ogni membro voleva contribuire al suo sviluppo. Gli Atti degli Apostoli non dicono ch'essi fossero d'accordo su un Simbolo. Se avessero effettivamente redatto il Simbolo, il Credo, quale noi l'abbiamo, san Luca non avrebbe certo omesso nella sua storia questo fondamento essenziale della religione cristiana; la sostanza del Credo e' sparsa nei Vangeli, ma gli articoli non furono riuniti che molto tempo dopo.


     Il nostro Simbolo, in una parola, e' incontestabilmente la credenza degli apostoli, ma non e' un testo scritto da loro. Il primo che ne parla e' Rufino, un prete di Aquileia; e un'omelia attribuita a sant'Agostino e' il primo monumento che supponga il modo in cui fu composto questo Credo. Pietro dice nell'assemblea: Io credo in Dio padre onnipotente; Andrea dice: e in Gesu' Cristo; Giacomo aggiunge: che e' stato concepito dallo Spirito Santo; e cosi' di seguito. Tale formula si chiama $óýi'âï ëï í$,


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]