resterete in esilio, secondo l'ordine che ho ricevuto dai nostri imperatori; del resto, non pensare di tenerci le vostre assemblee, ne' di andare a recitare le vostre preghiere in quei luoghi che chiamate cimiteri: questo vi e' assolutamente proibito, e io non lo permettero' a nessuno.ยป
Niente presenta, come questo processo verbale, i caratteri della verita'. Da esso si vede che vi furono tempi in cui le assemblee erano proibite. Cosi' oggi, fra noi, e' proibito ai calvinisti di riunirsi in Linguadoca; talvolta, anzi, abbiamo fatto impiccare o arrotare i loro ministri o predicatori che tenevano riunioni contro la legge. Cosi' in Inghilterra e in Irlanda le assemblee sono proibite ai cattolici romani; ci furono casi in cui i trasgressori furono condannati a morte. Nonostante questi divieti imposti delle leggi romane, Dio ispiro' a molti imperatori indulgenza verso i cristiani. Lo stesso Diocleziano, che presso gli ignoranti passa per un persecutore, Diocleziano, il cui primo anno di regno segna il principio dell'era dei martiri, fu per piu' di diciotto anni protettore dichiarato del cristianesimo, al punto che molti cristiani ebbero cariche importanti presso la sua persona. Egli permise persino che a Nicomedia, sua residenza, vi fosse una superba chiesa innalzata di fronte al suo palazzo; inoltre, sposo' una cristiana. Il cesare Galerio, malauguratamente - e, a suo parere, giustamente - prevenuto verso i cristiani, esorto'
Diocleziano a far distrugger la cattedrale di Nicomedia. Un cristiano, piu' zelante che saggio, lacero' l'editto dell'imperatore; e di qui nacque quella persecuzione tanto famosa, nella quale piu' di duecento persone vennero messe a morte in tutto l'impero romano, senza contare quelli che il furore del popolino, sempre fanatico e sempre barbaro, pote'
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