Comunque sia, Costantino si tenne a contatto con i cristiani, pur continuando a restare semplice catecumeno, e rimandando il battesimo al momento della morte. Egli fece costruire la citta' di Costantinopoli, che divento' il centro dell'impero e della religione cristiana. Da allora la Chiesa prese una forma augusta. e' da notare che dall'anno 314, prima che Costantino si trasferisse nella nuova capitale, quelli che avevano perseguitato i cristiani furono da questi puniti per le loro crudelta'. I cristiani gettarono la moglie di Massimiano nell'Oronte, e sgozzarono i suoi parenti; massacrarono in Egitto e in Palestina i magistrati che si erano dichiarati piu'
avversi al cristianesimo. La vedova e la figlia di Diocleziano, che si erano nascoste a Tessalonica, furono riconosciute e i loro corpi vennero gettati in mare. Sarebbe stato augurabile che i cristiani avessero dato meno retta allo spirito di vendetta; ma Dio, che punisce secondo giustizia, volle che le mani di cristiani si tingessero del sangue dei loro persecutori, non appena essi si trovarono in liberta' d'agire.
Costantino convoco' e riuni' in Nicea, di fronte a Costantinopoli, il primo concilio ecumenico, presieduto da Osio. Vi si decise la grande questione che agitava la Chiesa riguardo la divinita' di Gesu' Cristo. Gli uni si facevano forti dell'opinione di Origene, che nel capitolo VI Contro Celso aveva scritto: «Noi presentiamo le nostre preghiere a Dio per tramite di Gesu', che sta nel mezzo tra le nature create e la natura increata, che ci comunica la grazia del Padre suo, e presenta le nostre preghiere al sommo Dio, in qualita' di nostro ponte fice.» Essi si rifacevano anche ad alcuni passi di san Paolo, che abbiamo in parte gia' citati. Soprattutto si basavano su queste parole di Gesu': «Mio padre e' piu' grande di me,» e consideravano Gesu' come il primogenito della creazione, come la piu' pura emanazione dell'Essere supremo, ma non precisamente come Dio.
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