Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Le leggi sono ancora impotenti contro questi accessi di furore; e' come se leggeste un decreto del consiglio a un frenetico. Quella gente e' persuasa che lo spirito santo che li pervade stia al di sopra delle leggi, e che il loro fanatismo sia la sola legge cui debbano ubbidire.

     Che cosa rispondere a un uomo il quale vi dice che preferisce ubbidire a Dio che agli uomini e che, di conseguenza, e sicuro di meritare il cielo sgozzandovi?

     Di solito sono le canaglie a guidare i fanatici e a mettere loro in mano il pugnale; somigliano a quel Vecchio della Montagna che faceva, si dice, gustare le gioie del paradiso a certi imbecilli, e prometteva loro un'eternita' di quei piaceri di cui avevano avuto un assaggio, a condizione che andassero ad assassinare tutti coloro che egli avesse indicato. C'e' stata al mondo una sola religione che non sia stata insozzata da fanatismo: quella dei letterati cinesi. Le sette dei filosofi non solo erano esenti da questa peste, ma ne erano il rimedio: perche' l'effetto della filosofia e' di rendere tranquillo l'animo, e il fanatismo e' incompatibile con la tranquillita'. Se la nostra santa religione e' stata tanto spesso corrotta da questo furore infernale, bisogna prendersela con la pazzia degli uomini.


     Cosi' delle penne che ebbe

     perverti Icaro l'uso;

     donate a sua salvezza,

     le volse a proprio danno.

     (Bertaud, vescovo di Se'ez)

     FAVOLE

     Le piu' antiche favole non sono forse chiaramente allegoriche? La prima che conosciamo, secondo la nostra maniera di computare il tempo, non e' quella che viene narrata nel nono capitolo del libro dei Giudici? Bisognava scegliere un re tra gli alberi; l'ulivo non volle abbandonare la cura del suo olio, ne' il fico quella dei suoi fichi, ne' la vigna quella del suo vino, ne' gli altri alberi quella dei loro frutti; e invece il cardo, che non era buono a niente, si fece re, perche' era fornito di spine e poteva fare del male.


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