l'autore parla qui delle stelle come di una bagattella, sebbene esse siano altrettanti soli ciascuno dei quali ha dei mondi che ruotano attorno a lui. Lo Spirito Santo si proporzionava allo spirito dei tempi.
«Dio disse ancora: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, che sia padrone dei pesci del mare"...»
Che intendevano gli ebrei per «facciamo l'uomo a nostra immagine»? Quel che intendeva tutta l'antichita':
Finxit in effigiem moderantum cuncta deorum.
Si fanno immagini solo di corpi. Nessun popolo immagino' un Dio senza corpo, ed e' impossibile rappresentarselo altrimenti. Si puo' ben dire: «Dio non e' nulla di tutto cio' che conosciamo», ma non si puo' avere alcuna idea di quello che egli e'. Gli ebrei credettero sempre a un Dio corporeo, come tutti gli altri popoli. Tutti i primi Padri della Chiesa credettero anch'essi a un Dio corporeo, finche' non ebbero abbracciato le idee di Platone.
«Egli li creo' maschio e femmina.»
74
Se Dio o gli dei secondari crearono l'uomo maschio e femmina, sembra, in questo caso, che gli ebrei credessero Dio e gli dei maschi e femmine. D'altronde non si capisce se l'autore voglia dire che l'uomo aveva dapprima in se' i due sessi, o se intende che Dio creo' Adamo ed Eva lo stesso giorno. Il senso piu' naturale e' che Dio formo' Adamo ed Eva contemporaneamente, ma questo sarebbe in contraddizione con la formazione della donna, fatta con una costola dell'uomo molto tempo dopo i sette giorni.
«Ed egli il settimo giorno si riposo'.»
I fenici, i caldei, gli indiani dicevano che Dio aveva creato il mondo in sei tempi, che l'antico Zoroastro chiama i sei gâhânbâr, cosi' celebri tra i persiani.
|