«Io moltiplichero' le tue miserie e le tue gravidanze: partorirai nel dolore; sarai sotto il potere dell'uomo ed egli ti dominera'.»
Non si capisce perche' la moltiplicazione delle gravidanze sia una punizione. Era, al contrario, una grandissima benedizione, soprattutto per gli ebrei. I dolori del parto sono forti solo nelle donne delicate: quelle che sono abituate al lavoro partoriscono senza difficolta', soprattutto nei climi caldi. E invece ci sono animali che soffrono molto durante il parto, e ce ne sono anche che ne muoiono. Quanto poi alla superiorita' dell'uomo sulla donna, e' cosa assolutamente naturale: e' l'effetto della maggior forza fisica, e anche spirituale. Gli uomini in generale hanno organi piu' capaci di un'applicazione continua e sono piu' adatti ai lavori della mente e del braccio. Ma quando una donna ha piu' polso e piu'
acume del marito, ella ne e' in tutto la padrona: in questo caso il marito e' soggetto alla moglie.
«Il Signore fece loro tuniche di pelle.»
Questo passo prova chiaramente che gli ebrei credevano in un Dio corporeo, dato che gli fanno esercitare il mestiere di sarto. Un rabbino chiamato Eliezer scrisse che Dio copri' Adamo ed Eva con la stessa pelle del serpente che li aveva tentati; e Origene pretende che questa tunica di pelle era una nuova carne, un nuovo corpo che Dio fece all'uomo.
«E il Signore disse: "Ecco Adamo che e' diventato come uno di noi."»
Bisogna rinunciare al senso comune per non convenire che gli ebrei ammisero da principio piu' dei. Piu' difficile e' sapere che cosa intendessero con la parola Dio, Elôhîm. Qualche commentatore ha preteso che questa parola, che significa «uno di noi», alluda alla Trinita'; ma nella Bibbia e' certo che non si parla mai della Trinita'. La Trinita' non e' un insieme di piu' dei, e' lo stesso Dio triplice; e gli ebrei non intesero mai parlare di un Dio in tre persone. Con queste parole «simili a noi», e' molto probabile che gli ebrei intendessero gli angeli, Elôhîm, e quindi che questo libro fu scritto quando essi adottarono la credenza di queste divinita' inferiori.
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