Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Infine, anche il padre e i fratelli di Giuseppe ebbero bisogno di grano, perche' «la carestia desolava allora tutta la terra». Non vale la pena di raccontare qui come Giuseppe accolse i suoi fratelli, come li perdono' e li arricchi'. Si trova in questa storia tutto cio' che costituisce un poema epico interessante: esposizione, nodo drammatico, riconoscimento, peripezia e meraviglioso. Nulla reca meglio il marchio del genio orientale.

     Quel che rispose il buon Giacobbe, padre di Giuseppe, al Faraone, deve ben colpire coloro che sanno leggere:

     «Quanti anni hai?» gli chiese il re. «Centotrenta,» rispose il vecchio, «e in questo breve pellegrinaggio non ho mai avuto un giorno felice.»

     GIUSTO (DEL) E DELL'INGIUSTO

     Chi ci ha dato il sentimento del giusto e dell'ingiusto? Dio, che ci ha fornito di un cervello e di un cuore. Ma quand'e' che la ragione ci illumina sul vizio e la virtu'? Quando ci insegna che due piu' due fanno quattro. Non c'e'


     conoscenza innata, per la stessa ragione per cui non c'e' albero che sorga dalla terra gia' carico di foglie e di frutti. Niente e', come si dice, innato, ossia nato sviluppato; ma, ripetiamo ancora, Dio ci fa nascere con organi i quali, man mano che si sviluppano, ci fanno sentire tutto cio' che la nostra specie deve sentire per la conservazione di se stessa. Come si produce questo mistero continuo? Ditemelo voi, gialli abitanti dell'isola della Sonda, neri africani, imberbi canadesi, e voi, Platone, Cicerone, Epitteto. Voi tutti sentite egualmente che e' meglio dare cio' che avanza del vostro pane, del vostro riso, o della vostra manioca al povero che ve lo chiede umilmente, anziche' ammazzarlo o cavargli gli occhi. e' chiaro a tutti che un beneficio e' piu' onesto di un oltraggio, che la mitezza e' preferibile all'ira. Si tratta dunque solo di servirci della nostra ragione per discernere le sfumature dell'onesto e del disonesto. Il bene e il male sono spesso vicini; le nostre passioni li confondono: chi ci illuminera'? Noi stessi, se siamo in tranquillita'


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