Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     devozione per certi altari che per altri? Non portiamo forse piu' offerte alla Madonna di Loreto che non alla Madonna delle Nevi? Sta a noi vedere se si deve prendere questo pretesto per accusarci d'idolatria. Si era immaginata una sola Diana, un solo Apollo, un solo Esculapio e non tanti Apolli, tante Diane e tanti Esculapi quante erano le loro statue o i loro templi. e' dunque provato, quanto puo' esserlo un fatto storico, che gli antichi non credevano che una statua fosse una divinita', che il culto non poteva essere riferito a quella statua, a quell'idolo, e che, di conseguenza, gli antichi non erano idolatri.

     Un volgo rozzo e superstizioso che non ragionava, che non sapeva ne' dubitare, ne' negare, ne' credere, che accorreva ai templi per ozio, e perche' in essi i poveri sono eguali ai ricchi, che portava la sua offerta per abitudine, che parlava continuamente di miracoli senza averne esaminato nessuno, e che non era molto superiore alle vittime che 86


     recava; questo volgo, dico, poteva certo, alla vista della grande Diana e di Giove tonante essere colpito da religioso orrore, e adorare, senza saperlo, la statua stessa. e' quello che e' accaduto e accade talvolta nei nostri templi, con i nostri rozzi contadini; eppure non si e' mancato di insegnar loro che devono chiedere la loro intercessione ai Beati, agli immortali accolti in cielo, non a figure di legno o di pietra, e che devono adorare soltanto Dio. I greci e i romani aumentarono il numero dei loro dei mediante le apoteosi. I greci divinizzavano i conquistatori, come Bacco, Ercole, Perseo. Roma innalzo' altari ai suoi imperatori. Le nostre apoteosi sono di genere diverso: noi abbiamo santi in luogo dei loro semidei, dei loro dei secondari; ma non guardiamo ne' al rango ne' alle conquiste. Abbiamo dedicato templi a uomini semplicemente virtuosi, i quali sarebbero per la maggior parte ignorati sulla terra, se non fossero stati posti in cielo. Le apoteosi degli antichi venivan fatte per adulazione; le nostre, per rispetto alle virtu'. Ma quelle prime apoteosi sono un'altra prova convincente che i greci e i romani non erano propriamente idolatri. e' chiaro che non attribuivano maggior virtu' divina alle statue di Augusto e di Claudio che ai medaglioni con la loro immagine.


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