A
Ecco una batteria di cannoni che ci assorda: avete la liberta' di udirla o di non udirla?
B
Senza dubbio, non posso fare a meno di udirla.
A
Volete che quel cannone tronchi la vostra testa, quella di vostra moglie e di vostra figlia, che passeggiano al vostro fianco?
B
Che discorso mi fate? Io non posso, finche' mi funziona il cervello, volere una cosa simile: cio' m'e' impossibile. A
Bene, voi udite di necessita' questo cannone, e di necessita' non volete morire per una cannonata, voi e la vo stra famiglia, mentre passeggiate. Voi non avete ne' il potere di non udire ne' il potere di voler restare qui. B
Questo e' chiaro.
A
Di conseguenza, avete fatto una trentina di passi per mettervi al riparo dal cannone e avete avuto il potere di camminare con me in questo breve spostamento?
B
Anche questo e' chiarissimo.
A
Al contrario, se foste stato paralitico non avreste potuto evitare di restare esposto a quella batteria; non avreste avuto il potere di essere dove adesso siete; avreste necessariamente sentito e ricevuto un colpo di cannone, e sareste necessariamente morto?
B
97
Niente di piu' vero.
A
E in che consiste dunque la vostra liberta' se non nel potere che la vostra persona ha esercitato, di fare quel che la vostra volonta' esigeva per assoluta nece ssita'?
B
Voi mi mettete in imbarazzo: la liberta' non sarebbe altro che il potere di fare cio' che voglio?
A
Rifletteteci, e vedete se la liberta' puo' essere intesa in altro modo.
B
In questo caso, il mio cane da caccia e' libero quanto me; egli ha necessariamente la volonta' di correre quando vede una lepre, e il potere di correre se non ha male alle zampe. Io non ho dunque niente al di sopra del mio cane: voi mi riducete allo stato delle bestie.
|