Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     L'uomo non e' dunque nato malvagio. E allora perche' tanti uomini sono infetti da questa peste della malvagita'?

     Perche' quelli che si trovano alla loro testa, essendo affetti da tale malattia, la comunicano al resto degli uomini, come una donna colpita dal male che Cristoforo Colombo riporto' dall'America ne diffonde il veleno da un capo all'altro dell'Europa. Il primo ambizioso ha corrotto la terra.

     Voi mi direte che quel primo mostro ha sviluppato i germi di orgoglio, di rapina, di frode, di crudelta' che sono in tutti gli uomini. Riconosco che, in genere, la maggior parte dei nostri fratelli puo' acquistare questi difetti; ma abbiamo forse tutti il tifo, il mal della pietra o la renella, perche' tutti vi siamo esposti?

     Ci sono interi popoli che non sono malvagi: i cittadini di Filadelfia, i baniani non hanno mai ucciso nessuno; i cinesi, le popolazioni del Tonchino, del Laos, del Siam, dello stesso Giappone da piu' di cent'anni non conoscono guerre. E appena ogni dieci anni succede di venire a conoscenza di uno di quegli orrendi delitti che lasciano sbigottita la natura umana, nelle citta' di Roma, di Venezia, di Parigi, di Londra, di Amsterdam, dove la cupidigia, madre di tutti i delitti, e' estrema.


     Se gli uomini fossero essenzialmente malvagi, se nascessero tutti soggetti a un essere tanto malefico quanto sventurato, che, per vendicarsi del suo supplizio, ispirasse loro tutti i suoi furori, vedremmo ogni mattina i mariti assassinati dalle mogli e i padri dai loro figli, cosi' come si vedono all'alba delle galline sgozzate da una faina venuta a suggerne il sangue.


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