Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


Pagina 290
1-20- 40-60- 80-100- 120-140- 160-180- 200-220- 240-260- 280-300- 320-340- 360-380-400-410

[Indice]


     C'e', dunque, infinitamente meno male sulla terra di quel che si dica e si creda. Senza dubbio ce n'e' ancora troppo: si vedono sventure e delitti orrendi; ma il piacere di lamentarsi e di esagerare e' tanto grande che, al minimo graffio, si grida che la terra gronda sangue. Siete stato ingannato? Tutti gli uomini per voi sono spergiuri. Un uomo di temperamento malinconico che abbia patito un'ingiustizia vede l'universo pieno di dannati, cosi' come un giovane gaudente che, dopo l'opera, va a cena con la sua bella, non pensa affatto che nel mondo esistono anche degli sventurati. MARTIRI

     Ci raccontano, a proposito dei martiri, tali sciocchezze da far morir dal ridere. Tito, Traiano, Marco Aurelio, quei modelli di virtu', ci vengono dipinti come dei mostri di crudelta'. Fleury, abate del Loc-Dieu, ha disonorato la sua storia ecclesiastica con favole che una vecchietta di buon senso non racconterebbe ai nipotini. e' possibile ripetere seriamente che i romani condannarono sette vergini settantenni a passare per le mani di tutti i giovani della citta' di Ancira, essi che punivano a morte le vestali per la minima infrazione in fatto di sesso?


     e' probabilmente per far piacere agli osti che s'immagino' che un oste cristiano, di nome Teodoto, prego' Dio di far morire quelle sette vergini piuttosto che esporle a perdere la piu' ammuffita delle verginita'. Dio esaudi' quell'oste pudibondo, e il proconsole fece annegare in un lago le sette damigelle. Non appena furono annegate, esse andarono a lamentarsi da Teodoto del tiro mancino ch'egli aveva giocato loro, supplicandolo d'impedire che fossero mangiate dai pesci. Teodoto prende con se' tre bevitori della sua taverna, va al lago con loro, preceduto da una fiaccola celeste e da un cavaliere celeste, ripesca le sette. vecchie, le sotterra, e finisce impiccato. Diocleziano incontra un ragazzino, di nome san Romano, balbuziente; vuol farlo bruciare perche' cristiano; tre ebrei, che si trovano la', si mettono a ridere perche' Gesu' Cristo lascia bruciare un ragazzino che gli appartiene; gridano che la loro religione e' superiore a quella cristiana, perche' Dio libero' Sidrac, Misac e Abdenago dalla fornace ardente; subito le fiamme che circondano il piccolo Romano, senza fargli male, si allontanano da lui e vanno a bruciare i tre ebrei.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]