Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Unctus, in latino; Unto.

     Leggiamo nell'Antico Testamento che il nome di «Messia» fu dato spesso a principi idolatri o infedeli. e' detto che Dio invio' un profeta per ungere Iehu, re d'Israele, e che annunzio' la sacra unzione a Azaele, re di Damasco e di Siria, essendo questi due principi i «Messia» dell'Altissimo per punire la casa di Achab. Nel capitolo XLV di Isaia il nome di «Messia» vien dato espressamente a Ciro: «Cosi' parlo' l'Eterno a Ciro, suo unto, suo Messia, del quale ho preso la destra, per abbattere le nazioni davanti a lui ecc.»

     Ezechiele, nel capitolo XXVIII delle sue rivelazioni, da' il nome di «Messia» al re di Tiro, ch'egli chiama anche

     «Cherubino»: «Figlio dell'uomo,» dice l'Eterno al profeta, «pronunzia ad alta voce una lamentazione sul re di Tiro, e digli: Cosi' ha detto il Signore, l'Eterno. Tu eri il suggello della rassomiglianza a Dio, pieno di saggezza e di perfetta bellezza; tu sei stato il giardino d'Eden del Signore (o, secondo altre versioni: tu eri tutte le delizie del Signore). Le tue vesti erano di sardonico, di topazio, di diaspro, di crisolito, di onice, di berillo, di zaffiro, di carbonchio, di smeraldo e d'oro. Quanto sapevan fare i tuoi tamburi e i tuoi flauti era al tuo servizio: tutti pronti il giorno in cui fosti creato. Eri un Cherubino, un Messia.»


     Il nome di «Messia», di «Cristo», era dato ai re, ai profeti e ai grandi sacerdoti degli ebrei. Leggiamo nel libro I de I Re, XII, 5: «Il Signore e il suo Messia sono testimoni», ossia: «Il Signore e il re cui ha dato il trono». E altrove:


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