Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Si obietta ai filosofi che sant'Agostino, nonostante questa confessione, narra tuttavia di un vecchio ciabattino di Ippona, il quale, avendo perduto il suo abito, ando' a pregare nella cappella «dei venti martiri»; che, tornandosene via, trovo' un pesce nel cui corpo c'era un anello d'oro; e che il cuoco che gli cucino' il pesce disse al ciabattino: «Ecco cio'

     che ti donano i venti martiri.»

     Ma i filosofi rispondono che non c'e' niente in questa storia che contraddica alle leggi della natura; che la fisica non e' affatto offesa se un pesce ha inghiottito un anello d'oro e un cuoco ha regalato quell'anello a un ciabattino; che non v'e' in cio' alcun miracolo.

     Se si ricorda a questi filosofi che, secondo san Girolamo, nella sua Vita di Paolo l'eremita, il detto eremita parlo' molto spesso con satiri e fauni; che un corvo gli porto' tutti i giorni, per trent'anni, mezzo pane per desinare, e un pane intero il giorno in cui sant'Antonio venne a trovarlo, potranno ancora rispondere che tutto cio' non e' assolutamente in contrasto con la fisica; che satiri e fauni possono pur essere esistiti e che, in ogni caso, se questo racconto e' una favoletta, essa non ha niente in comune con i veri miracoli del Salvatore e dei suoi apostoli. Molti buoni cristiani hanno contestato la storia di san Simeone Stilita, scritta da Teodoreto. E molti miracoli, stimati autentici dalla Chiesa greca, furono invece messi in dubbio da parecchi latini, allo stesso modo che dei miracoli latini apparvero sospetti alla Chiesa greca; vennero in seguito i protestanti, che contestarono vivamente i miracoli dell'una e dell'altra Chiesa. Un dotto gesuita, che predico' a lungo nelle Indie, si lamenta che ne' lui ne' i suoi confratelli sian mai riusciti a fare miracoli. Saverio si duole, in molte delle sue lettere, di non possedere il dono delle lingue; dice di trovarsi, fra i giapponesi, come una statua muta. Eppure i gesuiti scrissero che aveva risuscitato otto morti: son parecchi; ma bisogna anche considerare che egli li risuscitava a seimila leghe di qui. Si e' trovata in seguito della gente convinta che l'abolizione dell'ordine dei gesuiti in Francia sia stata un miracolo ben piu' grande di quelli di Saverio e Ignazio. Comunque sia, tutti i cristiani convengono che i miracoli di Gesu' Cristo e degli apostoli sono assolutamente autentici, ma che si puo' fortemente dubitare di certi miracoli avvenuti nei nostri tempi, la cui autenticita' non e' sicura affatto.


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